Sentieri più significativi

Quali sono i sentieri classici e quelli più significativi?

I sentieri particolarmente interessanti sono numerosi , si consigliano:

Sentiero 840 Monte Ortigara

Percorso classico per visitare la cima più famosa dell’Altopiano dove si sono svolte alcune terribili battaglie durante la Grande Guerra. Per una visione più completa della zona si consiglia il concatenamento con il sentiero 841 Cima Caldiera con il seguente itinerario:
Piazzale Lozze-sentiero 841-Osservatorio Torino-(Cima della Caldiera)-Pozzo della Scala-Passo dell’Agnella-Caverna Biancardi-Cippo Austriaco-Colonna Mozza (cima del M. Ortigara)-Baito Ortigara-Chiesetta e Madonnina del Lozze-Piazzale Lozze.
Sono possibili brevi deviazioni verso il M. Campanaro (trincea), l’Osservatorio Di Giorgio (dal Pozzo della Scala trincea in direzione sud) e la Campana dell’Ortigara (dalla Colonna Mozza in direzione sud-ovest).
Non ci sono particolari problemi sul percorso indicato, si consiglia però particolare prudenza all’interno della galleria sotto l’osservatorio Torino e lungo la Caverna Biancardi posta tra il passo dell’Agnella ed il Cippo Austriaco che si affronta il salita (molto utile la pila). Per conoscere gli avvenimenti ed i luoghi si consigliano:
“Guida al M. Ortigara” di Corà e Massignani edizioni Rossato;
“Guida ai campi di battaglia dell’Altopiano” di Busana, Pozzato, Dal Molin vol. 1 Il Monte Ortigara, Gaspari Editore;
“Ortigara – Calvario degli Alpini” di Volpato, ed. Itinera Progetti.
Per altre informazioni si vedano le pagine dedicate ai sentieri 840 e 841.

 
Sentiero 845 Castelloni di S. Marco

Molto particolare per il singolare labirinto naturale che si trova alla sommità incassato tra le fessure della roccia.
Lungo il percorso del labirinto si trovano 48 piccole frecce di indicazione, in alcuni punti serve particolare prudenza, ma è percorribile anche da bambini accompagnati.
Eventualmente si può concatenare con un tratto del sentiero 842 fino a Porta Incudine e poi ritorno per la mulattiera fino a Malga Fossetta;
Per altre informazioni si veda la pagina dedicata al sentiero 845.

 
Sentiero 861 M. Fior

Percorso molto interessante per l’aspetto storico e paesaggistico, si snoda tra alti pascoli segnati da tipiche trincee a greca; particolari le conformazioni rocciose disseminate lungo il percorso dette “Città di roccia”.
Da non perdere la deviazione verso il M. Caltelgomberto seguendo le trincee fino al monumento sommitale.
Eventuali deviazioni all’osservatorio poco a sud/ovest di Casara Montagna Nova e al cimitero militare nei pressi di Malga Lora (percorso letterario). Volendo evitare più di 600 m di dislivello si può partire anche da Malga Slapeur raggiungibile in auto via Campomulo-Sbarbatal-Bocchetta Slapeur.
Per altre informazioni si veda la pagina dedicata al sentiero 861.

 

Sentiero 832 M. Zebio

Di notevole interesse storico per la presenza del Museo all’aperto di M. Zebio; da non perdere la Mina di Scalambron, il Cimitero della Brigata Sassari, e (con una breve deviazione nei pressi di Malga Zebio) il M.Crocetta con le trincee e altri resti della Grande Guerra. Si può eventualmente concatenare con il sentiero 833 dei 5 Cimiteri e con il sentiero 832B.
Per altre informazioni si vedano le pagine dedicate ai sentieri 832, 832B e 833.

 

Sentiero 826 Cima Portule

Di interesse naturalistico/paesaggistico, abbastanza impegnativo per il dislivello specialmente se si parte dal primo tornante della strada della Val Renzola.
Per altre informazioni si veda la pagina dedicata al sentiero 826.

 

Sentiero 839 Forno/Campigoletti

Di prevalente interesse storico, si snoda completamente tra monti disseminati di resti della Grande Guerra e consente di raggiungere il M. Ortigara. Si consiglia di effettuare brevi deviazioni  per visitare le sommità del M. Forno e del M. Chiesa.
Per altre informazioni si veda la pagina dedicata al sentiero 839.

 

Sono pure interessanti anche:

  • 835 Cima Dodici che raggiunge la vetta più elevata dell’Altopiano.
  • 836 Mina della Botte.
  • 778 Calà del Sasso storica via di comunicazione tra l’Altopiano e la Valsugana con 4444 gradini realizzata nel XIV secolo.;
  • 810 Forte Campolongo (eventualmente accorciato con partenza dal rif. Campolongo, passando perla voragine dello Sciason e salita al Forte Campolongo, ritorno per la strada bianca che riporta al rifugio);
  • 801 Val d’Assa con i graffiti.
  • 833 dei 5 Cimiteri di guerra.
  • 869 dei Cippi di confine tra l’Impero Asburgico e la Repubblica di Venezia risalenti all’anno 1752.
  • 651 La Sengèla,  per abbreviare il tempo di percorrenza e soprattutto il dislivello si può partire dal Piazzale Principe di Piemonte e percorrere l’ardita mulattiera detta “La Granatiera”  (mulattiera con diverse gallerie) fino al M. Cengio e ritornare per la strada asfaltata (molto breve).

 

Ulteriori informazioni sui tempi di percorrenza, il dislivello, gli ambienti attraversati e le difficoltà si possono trovare nell’elenco dei sentieri.
Si consiglia di utilizzare la carta “Altopiano dei Sette Comuni” edita dalle Sezioni Vicentine del CAI nel 2013 che è corredata da un libretto di 144 pagine con la descrizione dei sentieri CAI e include anche una parte dedicata a 17 percorsi da effettuarsi con le ciaspole.